Il Limoncello
Fine pasto per eccellenza, il limoncello è un liquore che ha travalicato i confini nazionali e ormai vanta estimatori in tutto il mondo. Gli ingredienti sono pochi e semplici: parliamo infatti di un liquore che si ottiene dall’infusione in alcol di scorze di limone, a cui si aggiunge uno sciroppo preparato con acqua e zucchero. Talmente facile da fare che è anche il liquore più replicato in casa.
Va da sé che la differenza tra un prodotto e l’altro la faccia la qualità delle materie prime: il vero limoncello è fatto con limoni provenienti esclusivamente dalla Penisola Sorrentina e zone limitrofe. Più precisamente, con il “femminiello sorrentino”, detto limone ovale di Sorrento IGP.
Limoncello: origini tra storia e leggende
Sulle origini della bevanda si hanno notizie incerte: una delle più accreditate vede protagonista la caprese Maria Antonietta Farace, proprietaria di un albergo sull’isola ai primi del Novecento. La donna era solita offrire ai clienti il liquore di limoni preparato in casa con gli agrumi del suo giardino secondo la ricetta della nonna. Il gustoso digestivo era molto apprezzato anche da Axel Munthe e dai suoi amici intellettuali in visita sull’isola. Successivamente, furono gli eredi della signora Farace ad avere l’intuizione e iniziare una piccola produzione di limoncello, seguendo proprio la ricetta di famiglia.
Un’altra leggenda narra che fu addirittura Zeus a svelare a un abitante della Terre delle Sirene la ricetta segreta di questo infuso prezioso.
C’è invece chi sostiene che il limoncello fosse conosciuto già in epoca romana, come testimoniano alcuni affreschi ritrovati a Pompei, mentre c’è chi parla di contadini e pescatori che bevevano il limoncello al mattino per riscaldarsi, già al tempo delle incursioni saracene, prima dell’anno 1000.
La derivazione araba della bevanda non è del tutto infondata, poiché i primi a coltivare i limoni sono stati proprio i popoli provenienti dall’Oriente e dai Paesi Arabi.
Per altri, la ricetta del limoncello è nata all’interno di un convento monastico intorno al 1700, per deliziare i frati tra una preghiera e l’altra. C’è anche chi dice che i monaci certosini abbiano appreso la ricetta di questa pozione deliziosa dalle sirene, prima di scacciarle dalla loro terra.
Insomma, la storia del limoncello è intrisa di leggende e mistero, quello che è certo è che ai primi del Novecento non c’era famiglia sorrentina che non offrisse ai propri ospiti illustri un bicchierino di liquore al limone.
Non sta certamente a noi decidere se il limoncello sia nato ad Amalfi, a Capri o a Sorrento e a chi si debba l’origine del nome. Quello che ci interessa sottolineare è che, per essere considerato vero limoncello, è fondamentale che sia preparato esclusivamente con il limone ovale di Sorrento IGP (coltivato in penisola sorrentina, nei comuni di Massa Lubrense, Meta, Piano di Sorrento, Sant’Agnello, Sorrento, Vico Equense, e nell’isola di Capri).
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